IL GHETTO DI GAZA NEL 2010
domenica 21 marzo 2010 di CEPRID
Avigail Abarbanel
CEPRID
Una delle cose più sorprendenti che ho imparato sull’ Olocausto è stato che i nazisti non si accontentarono solo di uccidere gli ebrei. Volevano rubare la loro dignità, disumanizzarli. Questa politica è stata particolarmente evidente nel modo in cui i nazisti idearono e diressero i loro ghetti infami. Uno dei più noti è stato il ghetto di Varsavia. Il ghetto di Varsavia è stato creato con la chiusura di una sezione della città e la cattura della popolazione ebraica all’interno delle sue mura. Il muro di cinta del ghetto era di 3,5 metri di altezza ed aveva il filo spinato e pezzi di vetro sulla parte superiore. Ci volle molto tempo e costò molto denaro. Le porte erano fortemente vigilate e le guardie sparavano a chiunque cercasse di entrare o uscire senza permesso. La politica era "sparare per uccidere", perché la vita di chi era all’interno del ghetto non aveva alcun valore. Morti che camminavano, abbandonati da norme sociali e leggi a tutela dei diritti umani. I nazisti avevano il completo controllo sulla quantità di cibo, acqua e altre cose essenziali, ammesse nel ghetto. Dettavano quanto e cosa era permesso di entrare. Tutto era razionato per creare deliberatamente una carenza, un modo di assicurare che non ci fosse abbastanza per tutti e che l’alimentazione era insufficiente. Come un bambino che cresce in Israele, ho letto le storie di lotta della gente per nutrire i loro figli nel ghetto. Ricordo l’orrore e mi sentivo in colpa nel leggere la storia di una madre che cerca di convincere la figlia a mangiare la pelle di patate, perché questo era l’unica cosa disponibile. Anche se ero molto giovane, l’impotenza della madre nella storia era molto chiara per me.
Naturalmente, la vita del ghetto si deteriorò rapidamente. Con le condizioni di vita inadeguate, scarsa igiene, nessun medico o medicina, il sovraffollamento, la carenza di acqua, cibo e vestiti la malattia e la morte erano la norma. Il contrabbando di alimentari ed elementi essenziali nel ghetto era diventato una funzione vitale, con grande sacrificio per i volontari che facevano il lavoro. Il mercato nero fiorì. La competizione per il cibo diventò implacabile come una forma per sopravvivere un altro giorno. La salute mentale si deteriorò rapidamente. I nazisti controllavano l’organizzazione sociale e politica del ghetto e si assicuravanp che gli ebrei si rivoltassero contro se stessi. Crearono deliberatamente politiche volte a stimolare ed incoraggiare le caratteristiche peggiori della natura umana. Qualsiasi cosa per sopravvivere un altro giorno. Peggiore di tutto, non avevano idea di cosa sarebbe successo dopo, e quando tutto sarebbe finito.
Perché i nazisti hanno fatto questo? Perché tale spesa, quando pensavano davvero di uccidere comunque? Penso che la risposta sta nel grande sforzo di propaganda affinchè le persone all’ esterno potessero dare un’occhiata alla vita nel ghetto. La gente poteva andare in autobus per il ghetto e dare un’occhiata. Non si permetteva di avvicinarsi troppo, ma abbastanza per vedere la sporcizia e il degrado. Si potevano vedere i suoi abitanti, il suo patetico aspetto.
Metti un gruppo qualsiasi di persone in condizioni impossibili e molto presto quello che pensiamo della dignità umana comincia a cadere. Sporchi, mal nutriti e vestiti sempre le persone sembrano avere meno dignità di coloro che sono ben curati e ben nutriti. In realtà non è così, ma l’umanità ha sempre fatto troppo affidamento sulle apparenze per dare giudizi sul carattere delle persone. In ogni caso, il messaggio agli spettatori al di fuori del ghetto di Varsavia è stato, "Hai visto?" Questo è ciò che sono gli ebrei, questo è il modo in cui vivono ".
È ben noto che disumanizzare le persone rende più facile ucciderle. E rende anche più facile per l’ assassino scappare dalle critiche. La disumanizzazione serve anche come scusa per l’uccisione. Rende quasi auspicabile l’ omicidio. L’assassino può essere visto come colui che aiuta il mondo sbarazzarsi del problema che nessuno vuole realmente. Far sembrare meno umane le vittime è senza dubbio buono per la propaganda. Aiuta anche a convincere i soldati stessi e i burocrati che hanno ordinato l’abbattimento: non sono buoni come te, sono pericolosi e, quindi non meritano di vivere.
Leggendo la relazione di Sara Roy su Gaza del 17 febbraio mi sono reso conto che quello che Israele sta facendo a Gaza è stranamente simile a quello che i nazisti hanno fatto a Varsavia e negli altri ghetti. Non credo che i cittadini di Gaza hanno meno dignità di chiunque altro. Forse ne hanno anche di più. Non sanno come sopravvivere e si alzano ogni mattina per andare avanti. Come professionista della salute mentale posso solo immaginare ciò che queste persone si sentono in realtà da un momento all’altro e il danno a lungo termine che stanno facendo loro. Sappiamo che tutti i bambini a Gaza soffrono di stress post-traumatico. Tutti a Gaza ha perso una persona cara in attacchi aerei israeliani.
Come si aggrappano al loro senso di speranza quando la loro vita è ridotta a pochi pezzi, quando non è possibile nutrire i loro figli o tenerli al sicuro, quando non hanno nessun controllo su ciò che sta accadendo e, peggio di tutto, come continuare quando si è in carcere a tempo indeterminato, senza alcuna possibilità di fuga e con poca attenzione dall’esterno su ciò che sta accadendo?
La maggior parte della gente sarà d’accordo che ciò che i nazisti hanno fatto è stato mostruoso e malefico, che i ghetti sono disumani e che mai si dovrebbe permettere che esistano. Perché si permette il ghetto di Gaza nel 2010? Perché Israele può disumanizzare, controllare, umiliare e uccidere 1,5 milioni di persone e farla franca? Israele sta violando tutte le leggi sui diritti umani che si possa immaginare e nessuno lo ferma.
Israele e le istituzioni in tutto il mondo lavorano duro per garantire che l’Olocausto non sia dimenticato. Forse non abbiamo dimenticato l’Olocausto, ma non abbiamo imparato niente da esso. Non c’è assolutamente nessuna differenza tra la popolazione di Gaza e il ghetto di Varsavia. Sono esseri umani come voi e come me. Naturalmente, la maggior parte dei cittadini di Israele non credono sia così. Considerano il popolo palestinese nel suo complesso, e gli abitanti di Gaza in particolare, una forma inferiore di vita. Ma noi che non abbiamo subito il lavaggio del cervello, possiamo e dobbiamo riconoscere l’umanità e la dignità dei cittadini di Gaza, e la loro innocenza. Europa e Stati Uniti sono stati complici dell’Olocausto per non aver letto i segnali in anticipo. Consentirono che l’escalation progressiva, istituzionalizzata e legalizzata, di violazioni dei diritti umani del regime nazista contro gli ebrei crescesse fino allo sterminio di massa. Nel momento in cui i ghetti sono stati creati le cose erano già andate troppo in là, ma chi aveva il potere non ha fatto nulla [per impedirlo]. Gli ebrei allora non erano nessuno, e ora i palestinesi subiscono la stessa sorte. Come gli ebrei, i palestinesi sono civili intrappolati tra le grinfie di un regime assassino. I palestinesi non sono oggi nessuno e nessuno che ha il potere si preoccupa di loro.
I leader mondiali parlano solo, ma non fanno nulla. Abbracciano apertamente la propaganda anti-israeliana palestinese. In quanto, le martoriate popolazioni di Gaza, dall’esterno appaiono loro come esseri poco umani, di sangue crudele, subdolo, anti-ebraico e anti-USA. Così, in Israele e Stati Unita si odiano gli estremisti, e gli indesiderati. È molto più facile uccidere gli indesiderati e farla franca o, semplicemente chiudere un occhio per la loro sofferenza senza fine e la successiva morte. Negli anni 30 e 40 [del secolo scorso], l’Europa e gli Stati Uniti potrebbero giustificare la loro inazione dicendo che stavano combattendo una guerra. Ma qual è la loro scusa adesso?
Israele intende distruggere Gaza nel corso del tempo, e si prende tutto il tempo. La sua politica non è casuale. SE’ calcolata e sistematica. Israele è impegnata a desensibilizzare un mondo in gran parte indifferente sull’escalation delle loro politiche e violazioni [del diritto internazionale] e l’ingiustizia che provocano non solo a Gaza ma in tutta la popolazione palestinese. Perché Israele non che è oggetto di analisi psicologica in un altro articolo. L’agenda di Israele non può basarsi sulla scienza nazista, ma le azioni di Israele sono molto simili ed i loro risultati nella stessa direzione dei risultati delle politiche naziste contro gli ebrei. Avigail Abarbanel è psicoterapeuta. E’ la nipote di sopravvissuti dell’Olocausto, ha vissuto molto tempo in Israele, che ha lasciato per vivere oggi in Scozia.