L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2003/12/436806.php

manifestazione in Messico.

by fabbieddu Wednesday December 03, 2003 at 05:35 PM

Manifestazione contro la privattizzazione del settore energetico.

LA MANIFESTAZIONE DEL 27 DI NOVEMBRE
MEXICO


Lo scorso 27 novembre in varie parti del Messico gli operai, i lavoratori di vari settori, gli studenti i collettivi e singoli sono scesi in piazza per dichiarare che il popolo non è d’accordo con il programma di Vincente Fox chiamato “Reformas Estructurales”. Questo piano comprende una serie di riforme fra cui la privattizzazione del settore energetico che costituisce il 40 % delle entrate pubbliche a livello nazionale.
Il governo usa questo 40 % per pagare il debito interno ed estero, quest’ultimo già pagato varie volte. Cosa succederebbe se questo 40 % verrebbe tolto dalle mani dello stato e affidato ai privati? Lo stato smetterebbe di pagare il debito estero? No! È per questo che l’otto di novembre 2003 Fox manda alle camere la proposta del governo dove dice di imponere il 10 % d’ I.V.A. su tutti i medicinali e gli alimenti; anche ridurre la spesa pubblica come l’educazione, la salute, gli aiuti al contadinato, servizi pubblici ecc... è un’altro metodo per compensare a questo vuoto.
Ancora una volta vediamo un governo che durante la campagna elettorale è stato finanziato da imprese statunitensi (reato in Messico) e ora salito al potere fantoccio di queste; Vincente Fox non è altro che un burattino di chi vuole imporre il propio dominio nel mondo.
Ancora una volta il governo calpesta i diritti dei lavoratori e di tutto il popolo attaccando l’intero sistema pubblico.
Ancora una volta vediamo che questo non è l’unico caso nel mondo e ci rendiamo sempre più consapevoli dei metodi e degli obbiettivi dei padroni.
Purtroppo ancora una volta chi sta in testa alla lotta, chi si pone al di sopra delle masse come un’ipotetica avanguardia calpesta chi si trova al di sotto come nel caso di Puebla quando un gruppo di studenti facenti parte del Comitato per la liberazione dei Frattelli Cerezo Contreras, chiede la parola alla fine della manifestazione e gli viene negata dai capi dei sindacati, gli stessi che un’attimo prima pronunciavano discorsi per un mondo migliore e cantavano l’inno nazionale messicano, simbolo di lotte, sangue e sacrifici popolari.
È certo che l’America Latina sta affrontando una fase di mobilitazione popolare, basti pensare all’ondata di uomini che ha causato la rivolta in Bolivia, ma come questa in Argentina e in altre parti d’America, ugualmente è certo che non saranno le forze istituzionali a far vincere la lotta al popolo ma il popolo stesso.
I sindacati messicani si vedono obbligati dalle masse, dai propi lavoratori ad organizzarsi per contrastare il governo, chiedono uno sciopero generale di 24 ore in tutta la nazione, se si riuscisse nell’intento sarebbe il primo dal 1916!
I lavoratori gridano:
No al debito estero!
Lotta per la difesa del settore energetico in defesa dell’impiego, delle pensioni, della salute dell’educazione, contro la riforma fiscale e per uno sciopero generale di 24 ore.
Formazione di comitati promotori dello sciopero generale.
p.s.
come si può vedere il capitalismo attacca gli stessi fronti anche in Italia; ci troviamo di fronte ad un’attacco globale contro l’umanità ma ci troviamo anche su un terreno fertile di mobilitazione popolare che potrebbe organizzare fronti unici nella difesa dell’egemonia popolare.
In questo caso non esiste frase più calzante che questa;
“operai di tutto il mondo unitevi!”

F.L.