Dopo le polemiche la questura di Genova comunica
il numero di coloro che restano dietro le sbarre


G8, 221 manifestanti
sono ancora in carcere



 

GENOVA - Sono le sette di sera quando, dopo due giorni di polemiche, la questura di Genova riesce a dare il numero delle persone fermate durante il G8 di Genova che ancora non sono state rilasciate. Sono 221 quelli attualmente in carcere, rinchiusi nei penitenziari di Piemonte, Lombardia e Liguria o piantonati nei tre ospedali genovesi.

Risponde così il questore di Genova, Francesco Colucci, dopo le dure accuse di chi, in mancanza totale di notizie di molti ragazzi arrestati, aveva cominciato a parlare di "desaparecidos" di Genova. Ragazzi e ragazze di cui non si riusciva a sapere più nulla. Ed allora ecco che la questura spiega che sono detenute 133 persone nelle due carceri di Alessandria (123 al San Michele, 10 al Donsoria), 42 a Pavia, 20 a Voghera, 7 a Vercelli e dieci nella casa circondariale genovese di Marassi. Nove invece sono le persone piantonate nei tre ospedali di Genova.

Il questore Colucci ha inoltre precisato che sono stati avvertiti i consolati degli arresti di cittadini stranieri e tutte le famiglie per gli italiani ed ha fornito un numero di telefono (010-53661) per dare informazioni ai parenti degli arrestati.

Nel frattempo anche oggi sono proseguite le scarcerazioni di alcuni ragazzi stranieri. Nessuno però ha potuto parlarci: non i giornalisti e nemmeno alcuni sindacalisti che li stavano aspettando fuori dai cancelli del carcere. I ragazzi sono stati fatti salire su un cellulare, portati in caserma e infine caricati, in fretta e furia, su un aereo.

(25 luglio 2001)
 


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